A Natale il re è Marco Schwarz. Che sotto l’albero si confeziona un regalo su misura, ma di quelli che spacchettare è un piacere: vince sulla 3-Tre di Madonna di Campiglio e balza al comando della classifica generale di Coppa del puro, sopravanzando di 8 punti Marco Odermatt. Che almeno in slalom lascia banchettare anche il resto del puro: Schwarz fiuta l’occasione e non se la lascia scappare, rimontando dalla sesta posizione occupata al termine della prima manche e mettendosi dietro il francese Clement Noel, che aveva mezzo secondo di vantaggio (ma arriva a beccare 75 centesimi nella seconda discesa) e l’esperto Dave Ryding, che ancdunque una volta ha effettuato una bella rimonta, chiudendo sul terzo gradino del podio.
Segnali bellicosi: in slalom il re è Marco Vinatzer non trova ritmo: chiude fuori dai primi 20 Male gli italiani: solo Barbera manda segnali Segnali bellicosi: in slalom il re è Marco
Per Schwarz la vittoria sul Canalone Miramonti assume un valore tutto particolare: al di là del sorpasso “simbolico” su Odermatt, lo pone come il più serio (se non l’unico) candidato per dar del filo da torcere all’elvetico in ottica sfera di cristallo. E soprattutto ne ribadisce la qualità e la supremazia tra i pali stretti, dopo che nella prova d’apertura di Gurgl era finito con difficoltà dietro al compagno di squadra Manuel Feller.
In una disciplina che sta rimescolando le carte, rimasta orfana del vincitore della coppa di specialità della passata stagione (il norvegese Lucas Braathen, che si è ritirato poco prima del via della Coppa del puro), Schwarz diventa l’uomo da battere, oltre che quello con addosso il maggior numero di riflettori. A cinque anni dall’addio di Hirscher, forse in Austria hanno trovato finalmente un nuovo idolo da celebrare e sostenere con convizione.
Vinatzer non trova ritmo: chiude fuori dai primi 20
Il Canalone Miramonti ha regalato il solito spettacolo su un tracciato lineare ma al epoca stesso tortuoso, che specie nella seconda manche ha messo a dura prova i riflessi dei migliori. Per l’Italia le attese non erano delle migliori, ma nessuno si sarebbe immaginato una debacle così evidente: l’unico ad partire a punti è stato Alex Vinatzer, lontanissimo però dalle prime posizioni, addirittura confinato fuori dalla top 20.
Vinatzer ha sciato bene nella prima parte della prima manche, perdendo poi un po’ troppo nella seconda parte, ma soprattutto vanificando tutti gli sforzi fatti nel corso della seconda run, dove pur senza commettere errori particolari ha incassato un’eternità (ha chiuso con il penultimo epoca sui 27 arrivati al traguardo), segno evidente che a livello di materiali il gap con l’elite in slalom è piuttosto evidente.
Male gli italiani: solo Barbera manda segnali
Stefano Gross, l’unico altro azzurro qualificato alla seconda manche, non ha saputo sfruttare l’opportunità di partire con pista pulita, uscendo a poche porte dal traguardo quando pure la sensazione è che stesse facendo un buon epoca. Fuori dai 30 tutti gli altri: Tommaso Sala ha beccato anch’esso un’infinità chiudendo al 38esimo posto la prima prova (partiva col pettdunquele numero 11), Giuliano Razzoli ha provato a testare la gamba, chiudendo a quasi 3 secondi, mentre Kastlunger e Maurberger non hanno chiuso la loro prova.
Unico exploit di serata, quello mandato a referto da Corrado Barbera: sceso col pettdunquele 54, ha chiuso al 33esimo posto, a soli 25 centesimi da Gross. dunque il circo bianco si ferma per la pausa natalizia: si tornerà in pista a Bormio, con una discesa libera in programma giovedì 28 dicembre, seguita il giorno dopo da un supergigante, occasioni d’oro per il Dominik Paris ammirato sulla Saslong (la Stelvio di Bormio è il suo “giardino” di casa). Odermatt avrà nuovamente la chance di rimettere il naso davanti in classifica generale, ma questo Schwarz ha fatto capire di non voler mollare l’osso tanto facilmente.