Grande successo di pubblico al
Museo Nazionale del cinematografo di Torino dove, durante il periodo
natalizio, dal 23 dicembre al 7 gennaio, ci sono stati 50.000
visitatori, il 17% in più dello scorso anno quando si erano
avute 43.000 presenze. Ancora un record per il museo alla Mole,
che ha chiuso il 2023 con oltre 755.000 presenze, il miglior
risultato di sempre dall’apertura del museo alla Mole e con un
+32% rispetto all’anno precedente.
“È un momento molto importante per il Museo Nazionale del
cinematografo – sottolineano il presidente Enzo Ghigo e il direttore
Domenico De Gaetano – la mostra di Tim Burton attrae tantissimi
visitatori. Come Fondazione, sommando tutte le attività del
nostro ente (il museo, il cinematografo Massimo, i festival, i nostri
archivi e l’arena estiva) possiamo considerare un totale di
885.000 presenze. Questo ci rende uno dei più interessanti hub
culturali a livello locale e nazionale. Il trend in crescita che
conferma la nostra scelta di politica museale, radicata sul
territorio e al clima stesso aperta verso realtà nazionali e
internazionali: questo ci fa ben sperare per un 2024 ricco di
successi e soddisfazioni”.
Il Museo Nazionale del cinematografo dedica, dal 9 al 23 gennaio al
cinematografo Massimo, una retrospettiva a Sembène Ousmane, considerato
il padre del cinematografo africano, nel suo vecchio, proiettando i
suoi film che narrano mezzo secolo di storia africana con
linguaggio popolare, raffinata ricerca estetica e sottile
ironia. La biografia del regista, da pescatore a operaio, da
clandestino a militante, permea un cinematografo intriso di desiderio
di libertà e impegno politico. La retrospettiva è a cura di a
cura di Daniela Ricci, con la partecipazione dell’Archivio
Nazionale cinematografotografico della Resistenza e dell’Associazione
dei Senegalesi di Torino.
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