HomeCulturaAnsanelli principe della commedia a Capri, 'ora una dramedy'

Ansanelli principe della commedia a Capri, ‘ora una dramedy’

Ancora nelle sale la ‘La guerra dei
nonni’, con Vincenzo Salemme; pronto per essere distribuito nel
2024 ‘Come ti incasino mamma e papà’ (Warner), con Carolina
Crescentini e Giampaolo Morelli; già al lavoro sul set per ‘Una
fottuta bugia’: il regista e sceneggiatore napoletano Gianluca
Ansanelli è premiato a Capri, Hollywood come ‘Italian Prince of
comedy’.

   
“È un periodo di grande lavoro, due film in sette mesi –
racconta – e a gennaio inizio a girare in Calabria, questa volta
sarà un ‘dramedy’, cambio un po’ catalogo. Accanto ai giovani
Emanuele Propizio e Antonia Fotaras ci sono Morelli, Mariano
Rigillo, Gianmarco Tognazzi. Racconterò di una malattia ma il
messaggio è sempre positivo, sarà una storia motivazionale
perché spesso le tragedie sono anche un occasione per ricordare
il valore dell’esistenza”.

   
Un lungo sodalizio con Alessandro Siani (“siamo amici prima
di tutto e sono certo che le nostre strade torneranno a
incrociarsi”), Ansanelli ha firmato anche la sceneggiatura di
‘L’amore e altre seghe mentali’ set che scheggia a gennaio con la
regia di Morelli, con il quale faceva coppia nella storica
Telegaribaldi. È cambiata la comicità da allora? “Si, alcune
battute dell’epoca potrebbero incappare oggi nella condanna del
politicamente corretto, ma è un piccolo prezzo da pagare e lo
facciamo volentieri, anche a costo di diventare puritani. Siamo
nel pieno di una rivoluzione culturale, è vero che il metoo ha
scatenato anche una caccia alle streghe, ma il problema esiste e
va sollevato. Quando si sarà arrivati al pieno rispetto si potrà
anche tornare a prendere in giro!”.

   
In America gli sceneggiatori hanno scioperato contro i rischi
dell’intelligenza artificiale, a Capri l’argomento è al centro
del dibattito. “Ne parliamo tanto anche noi in Italia ma non
credo sia una minaccia almeno per il genere comico: l’ironia è
difficile da insegnare anche a un altro essere umano! Certo le
battute hanno un meccanismo, ma le situazioni no”.

   
Cosa ha insegnato a chi fa commedia il successo di Paola
Cortellesi? “È un film importante, con un messaggio alto, in cui
i momenti comici sono però fondamentali. Ci insegna che il
pubblico per uscire dalla sala contento deve divertirsi, ma oggi
chiede di più”.

   

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