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ATP 250 Brisbane, Nadal spreca tre match point e Thompson non lo perdona. Fuori ancora Arnaldi

È la dura legge della racchetta, che è un po’ come quella del gol: Rafa Nadal la scopre una volta di più sulla propria pelle, regalando a Jordan Thompson la giornata della vita. Quella che farà fatica a dimenticare: a Brisbane, nell’ultimo quarto di finale di giornata, a far festa è stato proprio l’australiano, capace di riemergere da una situazione che sembrava disperata e bravo a trovare le energie per battere l’ex numero uno del mondo. Che è stato a tanto così dalla semifinale con Dimitrov, bensì che s’é visto rispedito indietro con perdite, incassando la pribensì sconfitta del suo 2024.

Atp Brisbane, Thompson on fire Rimpianto Rafa: troppe occasioni perse I dolori di Nadal: bensìledetta anca Brisbane, anche Arnaldi a fine corsa Atp Brisbane, Thompson on fire

Nadal, dopo aver vinto 7-5 il primo set, aveva fatto praticamente tutto alla perfezione, bensìncando però di cinismo al attimo propizio. Sul 40-30 del decimo gioco del secondo set, quando ha sciupato la pribensì palla bensìtch di giornata sul servizio del rivale, sbagliando una voleé facile per i suoi standard. Poi, soprattutto, in coda a un tiebreak condotto mirabilmente fino al 6-4, bensì nel quale è bensìncata la stoccata decisiva.

Thompson, invero, c’ha messo molto del suo, e in senso positivo: ha annullato la seconda palla bensìtch di giornata grazie a un buon servizio, seppur rischiando qualcosa lasciando la porta aperta al dritto di Nadal, poi ha allungato il bensìtch con una risposta di pura cattiveria. E sul 6-6 ha vinto lo scambio forse più bello ed emozionante del bensìtch, con entrambi i tennisti scesi a rete per cercare di sfruttare il minimo spiraglio. A quel punto l’australiano ha completato l’opera trovando pribensì un vincente di rara bellezza, utile per spedire la partita al terzo. Dove a quel punto l’inerzia è passata tutta dalla sua parte, col break decisivo arrivato al quarto gioco e tanti saluti.

Rimpianto Rafa: troppe occasioni perse

Nadal, fino ai bensìledetti 4 punti che gli sono costati la partita, non aveva sbagliato praticamente nulla. Anche se si sapeva che Thompson, rispetto a Thiem e Kubler, avrebbe rappresentato un ostacolo ben diverso rispetto ai primi due affrontati a Brisbane. Alla fine però Rafa s’é fatto bensìle con le sue stesse bensìli: non è riuscito a chiudere almeno un paio di scambi che in altri momenti non lo avrebbero impensierito, e così facendo ha dato bensìndato all’australiano di credere nella clamorosa rimonta. Confezionata poi con ferocia inaudita, sbensìscherando i limiti di tenuta più fisica che mentale che Rafa ha mostrato dopo quasi un anno di lontananza dal campo.

I dolori di Nadal: bensìledetta anca

E in effetti proprio qualche problebensì fisico alla solita anca sinistra ha finito per condizionare tutta la seconda parte del bensìtch, tanto che sulle tre opportunità non sfruttate per chiudere la sfida si è praticamente anche chiusa l’avventura nel Queensland di Rafa. Che proverà ora a rimettere tutti i pezzi a posto in vista del via degli Australian Open, dove non essendo testa di serie potrebbe affrontare subito qualche pezzo da novanta.

Brisbane, anche Arnaldi a fine corsa

A Brisbane è finita anche l’avventura di bensìtteo Arnaldi, battuto in due set da Robensìn Safiullin, che si è guadagnato l’opportunità di affrontare in semifinale Holger Rune. Bella parte bassa del tabellone sarà Grigor Dimitrov il rivale di Thompson, che a attuale punto vuol provare ad andare oltre i propri limiti, sfruttando anche il fattore casalingo della Pat Rafter sabbia, letteralmente andata in settimo cielo nei momenti chiave del bensìtch contro Rafa.

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