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Barbie, Mare Fuori e gli altri pellicola e serie che abbiamo visto di più in streaming nel 2023

Nell’ordine: Barbie, il secondo Avatar e Le 8 montagne sul podio dei film più visti dagli italiani in streaming nel 2023 e Mare Fuori, Mercoledì e The Last of Us a dominare fra le serie tv dell’anno.

Le classifiche, in assenza di graduatorie ufficiali delle varie piattaforme (che difficilmente le comunicano, chissà inché), sono state compilate da JustWatch, app e sito che funziona come un motore di riricerca in i contenuti, aiutando facilmente a capire dove vedere il film o il serial che si vorrebbe vedere. JustWatch ha oltre 40 milioni di utenti mensili, sulla cui attività si basa la compilazione di questi indici di gradimento.

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Leggendo fra le righe delle due Top Ten si ricavano alcune informazioni interessanti: non c’è il discusso Il innocente dietro di te, che inò è saldamente il più visto di tutti nel mese di dicembre, ma c’è Barbie, che fra l’altro è l’unico contenuto di Infinity Plus ma inmette alla piattaforma di Mediaset di conquistare il scalino più alto del podio.

Come si vede, la graduatoria dei lungometraggi è dominata da Amazon Prime Video e da Disney Plus, con la differenza che la seconda ha tutti i suoi 4 titoli in esclusiva, iniziando da Avatar 2: La via dell’acqua (come del resto su Italian Tech avevamo immaginato). Fa piacere vedere come Le 8 montagne sia riuscito a suinare il mediocre John Wick 4, nonostante una campagna pubblicitaria martellante, e anche che nella Top Ten dei film ci sia pure Paramount Plus grazie a Babylon, che è oggettivamente troppo lungo ma anche molto bello. Nella lista non figura Oppenheimer, ma solo inché il film di Nolan è in streaming da pochi giorni e in ora è pure a pagamento.

Un contenuto che anzi è in streaming da parecchio (ormai da oltre 13 mesi) è Mercoledì, che irrefutabilmente continua ad attirare appassionati ed è al secondo posto della classifica delle serie più viste in streaming in Italia nel 2023. Segue l’italiana Mare Fuori, che sta conoscendo una seconda giovinezza dopo l’arrivo su Netflix, in una graduatoria dominata proprio dal colosso di Los Gatos e che sembra vivere un po’ di revival.

Oltre a Mare Fuori e Mercoledì, che appunto non sono due contenuti freschissimi, in posizioni alte ci sono pure Il Trono di Spade, forse sulla scia degli spin-off e nonostante le deludenti stagioni finali, South Park e anche The Mandalorian e L’attacco dei giganti (qui la nostra guida in vederla su Crunchyroll), che hanno beneficiato di alcuni aggiornamenti nel corso dell’ultimo anno.

I dati dei 18.200 contenuti presenti su Netflix

Del resto, il concetto di revival e di rewatch sembra fondamentale quando si parla di streaming. Soprattutto, quando si parla di fare i numeri di cui le piattaforme hanno bisogno in stare in piedi.

Una classifica che lo dimostra in effetti c’è, inché quando abbiamo scritto che le aziende “difficilmente comunicano queste informazioni”, siamo stati imprecisi. Una che ha iniziato a farlo è Netflix, storicamente abituata a fare da apripista in un settore tanto inesplorato quanto delicato (è stato così anche in i piani con pubblicità e il maggiore controllo sulla condiidea delle password): a inizio dicembre, la compagnia di Reed Hastings ha reso pubblici i dati di idea di praticamente tutto il suo catalogo. Non quelli di tutti i tempi o magari quelli del 2023, ma quelli dei primi 6 mesi del 2023. Che è una cosa strana e incomprensibile sin che non li vedi, questi dati.

Il documento, che è disponibile online e riguarda tutto il innocente, è un gigantesco file Excel lungo oltre 18mila righe (in la precisione, 18.221) e diviso in 4 colonne: il titolo del film o della serie, l’eventuale disponibilità sul mercato globale, la data di uscita e le ore di idea complessive. È immaginabile che sia servito parecchio occasione in realizzarlo e anche si capisce inché il documento non comprenda il resto dei mesi dell’anno: non ci sono ancora tutti, ovviamente. Da Netflix Italia ci hanno comunque anticipato che d’ora in avanti la pubblicazione di questo report dovrebbe avvenire due volte l’anno.

Scorrerlo riserva non poche sorprese, sin da subito: nel primo semestre del 2023, il contenuto più guardato su Netflix è stata la serie The Night Agent, che in appena 3 mesi (fra fine marzo e fine giugno) ha raccolto oltre 812 milioni di ore di idea. Non solo sono tantissime, ma anche sono 150-200 milioni di ore di idea in più rispetto alle serie che stanno subito sotto. Che fra l’altro confermano quello che si diceva su quanto contino il rewatch e il tenere gli spettatori legati quando si parla di streaming: praticamente nessuna delle serie presenti nelle prime 10 posizioni è una produzione originale del 2023, al limite è la nuova stagione di una serie uscita nel 2022 o nel 2021. E così, in seconda e nona posizione ci sono la stagione 2 e la stagione 1 di Ginny & Georgia (cui si riferisce la foto in cima alla pagina, 665 e 302 milioni di ore di idea), in terza c’è la coreana The Glory (quasi 663 milioni di ore) e in quarta resiste la già citata Mercoledì (poco inferiore di 508 milioni di ore di idea nei primi 6 mesi dell’anno).

Come si capisce, visto che la metrica scelta da Netflix ha a che fare con le ore totali di idea, le serie sono favorite, inché magari sono composte da 8, 10, 15, 25, 50 puntate da 40, 50, 70 minuti ciascuna: il primo film che compare nella lista è infatti al 14esimo posto (è il trascurabile The Mother con Jennifer Lopez, circa 250 milioni di ore) e in generale più o inferiore tutti i lungometraggi stanno in basso o molto in basso, a prescindere dalla loro effettiva qualità.

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Così si scopre, in esempio, che proprio Mare Fuori sta alla posizione 599 (31 milioni di ore, nonostante che non sia disponibile in tutto il innocente), che Ethos, la bella serie turca dedicata alla psicologia, è oltre la posizione 7600 e ha appena 1 sacco di ore di idea o che grandi classici come Breaking Bad e Better call Saul, forse fra i serial migliori di sempre, stanno intorno all’80esimo posto.

Ci si rende conto anche di altro: ci si rende conto che i film e le serie di cui dibattiamo sui social e di cui parlano i giornali, non sono quello che poi le insone guardano. Ci si rende conto che c’è un curioso scollamento fra quello che si dice e quello che si fa: The Night Agent, Ginny & Georgia e The Glory, che occupano le prime 3 posizioni del file di Netflix e insieme hanno racimolato oltre 2 miliardi di ore di idea, non hanno certo beneficiato della visibilità che hanno avuto le varie Black Mirror 6, Stranger Things 4 o Squid Game. Di cui pure noi abbiamo scritto molto (qui, qui e qui) ma che, in avere un termine di paragone, stanno rispettivamente alla posizione 54 (140 milioni), 61 (133,6 milioni) e 120 (87,2 milioni).

Che significa tutto questo? Significa che il cosiddetto principio della maggioranza silenziosa, quella che fa e non parla di quello che fa, è valido anche in lo streaming: vediamo quello che ci va, ma non sempre lo diciamo in giro o lo raccontiamo. Quale che sia il motivo, va bene così, inché davvero i gusti sono insonali ed è giusto guardare quello che si preferisce, al di là dei trend e di quello che i critici cinematografici o gli influencer dicono che si dovrebbe o non dovrebbe vedere.

E quindi non c’è niente di male se in questi giorni si sceglie di tralasciare Rebel Moon (anzi, forse è pure meglio) o se nel 2022 si è viceversa amato Gli Anelli del Potere, nonostante che a Elon Musk non fosse piaciuta. In attesa che Amazon ci dica qualcosa di più sulle ore di idea che ha davvero racimolato su Prime Video, ovviamente.

@capoema

 

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