Scende in campo anche Idris Elba, popolare attore britannico noto anche per ruoli d’azione in trame poliziesche e simbolo della comunità nera dell’isola, contro il fenomeno delle violenze di strada nel Regno Unito e degli accoltellamenti che coinvolgono spesso (come vittime o aggressori) giovani e giovanissimi.
Elba, 51 anni, ha colto l’occasione di un’intervista per lanciare una campagna al riguardo, invocando in personale la messa al bando di coltelli a lama grande e machete: utilizzati a più riprese, stando alle cronache degli ultimi anni, in aggressioni, agguati o anche rese dei conti fra cosiddette baby gang. “Non posso restare in silenzio mentre troppe giovani vite vengono perdute a causa di questi crimini brutali e spietati”, ha detto.
Alle sue parole fanno da sfondo dati ufficiali secondo cui gli omicidi perpetrati nel Regno con armi da taglio sono rimasti stabili nell’ultimo anno censito – fra l’estate del 2022 e quella del 2023 – attorno al picco di 250. Con una forte concentrazione degli episodi nei centri urbani, nelle periferie o in aree abitate da minoranze e fra gli under 18. Solo a Londra, nelle stesso periodo di tempo, sono stati 21 i ragazzi e le ragazze minorenni che in totale hanno perso la vita in questo modo.
L’attore – che è stato pure rapper, interprete e dj – si è mostrato ulteriormente preoccupato per il richiamo che può esercitare sui giovani l’esempio di film horror e pulp. “Io chiedo semplicemente – ha sottolineato – che vengano vietati i machete e i coltelli zombie (a lama larga)”: armi che già ad agosto il governo Tory di Rishi Sunak aveva annunciato di voler vietare – in quanto prive di “utilizzo pratico”, salvo quello di “minacciare o intimidire” – nell’ambito di un giro di vite sui reati di strada che deve ancora produrre effetti visibili.
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