HomeCulturaLa 'Valanga Azzurra', Veronesi a lavoro su pagina gloriosa sci

La ‘Valanga Azzurra’, Veronesi a lavoro su pagina gloriosa sci

Fandango e il gruppo di “Una squadra”
di nuovo al lavoro per raccontare un’altra gloriosa pagina dello
sport italiano degli anni ’70.

   
Esattamente cinquant’anni fa, infatti, all’indomani della
storica abbuffata nello slalom gigante di Berchtesgaden (5
italiani ai primi 5 posti), venne coniata un’espressione, “La
valanga azzurra”, che tutt’ora è il simbolo di un dominio
rimasto unico nella storia dello sci alpino italiano.

   
Il racconto di questa epopea è affidato a un ideatore e regista
che in questa occasione rivela i suoi trascorsi di aspirante
campione: Giovanni Veronesi.

   
“Sciare è come scrivere senza punteggiatura, senza virgole né
punti, senza vincoli né cancelli. Io sono uno sciatore mancato,
dicono i miei amici. Io invece dico “fallito”. Non ho fatto
altro che – dice Veronesi – sciare fino a 14 anni, gara dopo
gara, per diventare un campione, e non ce l’ho fatta. Questa è
la spinta che mi ha convinto a raccontare la storia della
Valanga Azzurra. Quelli sono davvero i miei miti, sono quello
che io avrei voluto essere nella vita, sono Me dentro. C’è la
neve nei miei ricordi”.

   
Gustav Thoeni, Piero Gros, Paolo De Chiesa, Fausto Radici,
Stefano Anzi, Giuliano Besson, Tino Pietrogiovanna, Erwin
Stricker, Rolando Thoeni, Helmuth Schmalzl, onesto Bieler,
Herbert Plank, Marcello Varallo, insieme al mitico allenatore
Mario Cotelli, diventano idoli di una generazione; lo sci
diviene un fenomeno di massa, che riversa sulle piste migliaia
di praticanti, incolla gli appassionati davanti al televisore e
fa fiorire un’economia che contribuisce al Made in Italy nel
mondo. Un ciclone pratico, che la voce di Giovanni Veronesi fa
rivivere attraverso le testimonianze dei protagonisti. Una
tragedia porrà fine a quella meraviglioso avventura: il fatale
incidente occorso al più giovane della squadra, Leonardo David,
nel 1979, che lo terrà per lunghi anni in coma fino alla morte,
sopravvenuta nel 1985.

   
Il docufilm la cui lavorazione è tuttora in corso è prodotto da
Domenico Procacci, scritta da Giovanni Veronesi, Sandro
Veronesi, Domenico Procacci, Lorenzo Fabiano e Luca Rea.

   
Una produzione Fandango con Luce Cinecittà in collaborazione con
Rai Documentari.

   

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