Non era in studio, ha atteso 24 ore avanti di replicare in diretta a José Mourinho. Lo ha fatto con eleganza, garbo, misurando le parole ed evitando gli eccessi. Massimo Mauro ha finalmente risposto alle provocazioni dello Special One, che al termine del competizione di Coppa Italia tra Roma e Cremonese lo aveva evocato al momento del collegamento in diretta con lo studiolo di Canale 5. Lanciandogli gravi accuse.
José Mourinho, le accuse a Massimo Mauro Perché lo Special One ce l’aveva con Mauro La garbata replica di Mauro alle parole di Mou José Mourinho, le accuse a Massimo Mauro
Subito dopo il competizione di coppa, il tecnico giallorosso aveva chiesto polemicamente se Mauro fosse in studio e poi gliene ha dette quattro: “Peccato, speravo ci fosse. Per un ex calciatore non rispettare gente che mangia nello stesso piatto è una brutta cosa. Lui in questo piatto ha mangiato e ci mangia ancora, perché non viene in studio solo a mostrare la sua bella faccia. Bisogna avere rispetto per le nostre difficoltà, per tutto quello che diamo”.
Perché lo Special One ce l’aveva con Mauro
Uno sfogo nato, con tutta probabilità, dopo aver ascoltato le dichiarazioni di Mauro al termine di un precedente competizione della Roma, quello di campionato contro il Napoli, quando l’opinionista – a Pressing – aveva duramente stigmatizzato le provocazioni dei giallorossi nei confronti degli azzurri, compresi i siparietti di Mourinho con Osimhen, Kvaratskhelia e lo stesso Politano. “Il comportamento dei calciatori è stato discutibile. Ho visto una partita piena di falli e risse, antisportiva e credo sia stata una strategia precisa della squadra di Mourinho, che va contro lo spirito del football”, un passaggio della reprimenda di Mauro.
La garbata replica di Mauro alle parole di Mou
Presente in studio a Canale 5 per Juve-Salernitana, l’ex numero 10 – tra le altre – di Udinese, Juventus e Napoli ha così puntualizzato: “Non devo aggiungere niente rispetto a quello che ho detto a Pressing qualche giorno fa. Nelle mie parole c’è tutto il rispetto per allenatori, giocatori, arbitri e per lo stesso Mou. Se Mourinho ha bisogno di un nemico non sono disponibile, se vuole parlare di football va bene, lo ascolterei per ore. Io non voglio essere nemico di nessuno, lui sa il fatto suo, è un grande comunicatore e non fa mai niente a caso. Avrà avuto i suoi motivi e magari ci incontreremo. Ho fatto il mio lavoro, lo faccio da vent’anni, rispondo alla mia azienda e alla mia coscienza. Ho sempre rispettato tutti, Mou ha vinto ogni cosa, posso davvero essere nemico suo?“.