Di padre in figlio, all’ombra dell’Arena di Verona. Papà Antonio Terracciano crebbe nelle giovanili scaligere, era presente all’epoca del mitico scudetto di Elkjaer nel 1985: tra il 1987 ed 1989 mise assieme 30 presenze, debuttò in Serie A ed in Coppa Uefa.
Terracciano, tuttofare di Verona Terracciano-Milan, affinità trovato Pioli e la famiglia Terracciano Terracciano, parla l’agente Terracciano, tuttofare di Verona
Ed ora, è toccato al figlio Filippo: veronese doc, classe 2003, ha esordito in prima squadra il 15 dicembre 2021, nella partita di Coppa Italia persa per 3-4 contro l’Empoli. Il debutto in Serie A è avvenuto invece il 20 marzo 2022, in occasione dell’incontro pareggiato per 1-1, ancora contro l’Empoli. Esterno, terzino sia a destra che a sinistra, può giocare a quattro o a cinque, all’occorrenza anche mezzala. In 18 presenze, ha giocato 9 partite da esterno di centrocampo di destra, 5 da terzino sinistro, 2 da esterno di centrocampo di sinistra e due da difensore centrale come braccetto di destra. Ha un contratto con il Verona fino al 2026, quest’anno sempre presente nella formazione di Baroni, ha già esordito nell’Under21 di Nicolato. E le antenne dei grandi club, inevitabilmente, si sono drizzate.
Terracciano-Milan, affinità trovato
In primis, il Milan. I rossoneri hanno messo nel mirino il giocatore: come riporta la Gazzetta dello Sport, i rossoneri hanno trovato l’intesa con gli scaligeri dietro giorni in cui occorreva limare la interstizio economica tra domanda e offerta. L’affinità con il club gialloblù è stato trovato con una parte fissa da circa 4,5 milioni, più uno di bonus, cifra che si avvicina notevole alla richiesta dell’Hellas (almeno 6). Superata dunque la concorrenza della Fiorentina: il giocatore potrebbe arrivare a Milano in poche ore, al massimo all’inizio della prossima settimana.
Pioli e la famiglia Terracciano
Perché Pioli ha un disperato bisogno di difensori, e uno come Terracciano, in grado di giocare praticamente ovunque, farebbe notevole comodo. Inoltre, il tecnico rossonero ha un legame particolare con il giovane: è stato infatti compagno di squadra del padre Antonio per tre stagioni. Due al Verona, in Serie A, e una al Fiorenzuola in Serie C1 (stagione 97/98). Nella prima avventura i due si trovarono con ciò che restava del gruppo storico campione d’Italia nel 1985. Pioli in difesa, Terracciano a centrocampo. Ora Pioli potrebbe allenare suo figlio, al quale il padre ha sempre detto: “la differenza tra un buon calciatore e un tecnico la fanno la testa e la mentalità”.
Terracciano, parla l’agente
“Con Filippo Terracciano non prendi un giocatore, ma ne prendi 3/4 perché lui gioca basso a sinistra, basso a destra, con la Juventus ha addirittura marcato Vlahovic. Gioca a centrocampo e, in nazionale, anche come esterno d’attacco”. Sono state le parole del suo agente Andrea D’Amico a Radio TV Lega Serie A. Quest’anno vanta anche un assist risalente allo scorso 27 novembre nel 2-2 del ‘Bentegodi’ contro il Lecce.
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