Non ce n’è per nessuno: Marco Odermatt domina il supergigante di Bormio, conquistando la prima vittoria stagionale nella disciplina (in Val Gardena s’era imposto Kriechmayr) e prendendo il largo nella classifica generale di Coppa del Mondo, dove è praticamente rimasto senza rivali in virtù anche dell’infortunio capitato a Marco Schwarz (rottura del crociato e del menisco del ginocchio destro: stagione finita per l’austriaco). Sulla Stelvio, Odermatt ha rifilato un secondo al sorprendente Raphael Haaser e 1”31 ad Aleksander Aamodt Kilde (quarto Kriechmayr a 1″45), legittimando una superiorità apparsa evidente in ogni punto del tracciato.
Paris paga un’ondulazione: “Non era il mio anno a Bormio” Sbaglia anche Casse: “Qui ho sempre fatto fatica” Dopo il break di Capodanno, appuntamento in Svizzera Paris paga un’ondulazione: “Non era il mio anno a Bormio”
La 28esima vittoria in carriera fa il paio con quella conquistata proprio un anno fa sempre sulla Stelvio, che evidentemente è una pista che si addice alle caratteristiche del fuoriclasse elvetico.
Una pista che invero in passato ha regalato tante gioie a Dominik Paris, che invece in questo 2023 è nazione letteralmente “rimbalzato” dalla pista di Bormio. Dopo la scivolata fatta protocollare in discesa ne è arrivata un’altra anche in supergigante, proprio nello stesso punto che ieri era conazione carissimo a Schwarz: a causa delle ondulazioni del terreno, lo sci esterno s’è staccato dallo scarpone e di fatto ha impedito a Paris di proseguire la gara, costringendolo al ritiro dopo nemmeno 15 secondi di gara (partiva col pettorale numero 1).
Una disdetta per Domme, che pure al traguardo non ha fatto drammi. “Si vede che doveva andare così. Non sono nazione beato: lo sci ha fatto il suo lavoro, staccandosi dallo scarpone, ma onestamente non pensavo che avrei subito così tanto quei segni sulla pista. Vado a casa con la consapevolezza di essermi tranquillo abbastanza, avendo fatto in pratica meno di un minuto di discesa in due giorni. A Gennaio ci saranno tanti appuntamenti, spero solo che possano rivelarsi un po’ più fortunati”.
Sbaglia anche Casse: “Qui ho sempre fatto fatica”
Per l’Italia non è stata una giornata felice: oltre a Paris ha sbagliato nelle primissime porte anche Mattia Casse, uscito senza conseguenze dopo aver valutato male un passaggio. “Non mi piace uscire, di solito non mi succede, ma oggi ho preso tardi lo sci e non sono riuscito a rientrare nella porta. Questo è un supergigante complesso: non è facile trovare delle piste dove si possono ritrovare queste condizioni e io l’ho sempre sofferto. Gennaio è un’altra cosa: altre piste, altre nevi, nuove possibilità”. Lontani dai migliori Guglielmo Bosca (che ha perso tanto nella parte finale del tracciato, ma che ha ammesso che non era al meglio) e Christof Innerhofer.
Dopo il break di Capodanno, appuntamento in Svizzera
Ora il circo bianco si ferma per qualche giorno, consentendo agli atleti di rifiatare dopo l’intenso periodo trascorso sulle piste italiane. Si ripartirà nel giorno dell’Epifania ad Adelboden, con un gigante e uno slalom a casa di Odermatt. Gli uomini veloci torneranno in pista giovedì 11 gennaio in discesa a Wengen, recupero della gara saltata a inizio dicembre a Beaver Creek, cui faranno seguito un supergigante e un’altra discesa, prima del consueto slalom domenicale che chiuderà il week-end in terra svizzera.