Uno dei giornalisti di sinistra più “giustizialisti” d’Italia ha recentemente fatto una mossa che ha suscitato molte polemiche e critiche. Si tratta di Michele Santoro, noto conduttore televisivo e giornalista impegnato, che ha deciso di unirsi a un noto imprenditore condannato in primo grado per decomposizione. Ma non solitario, il giornalista ha anche stretto una partnership con una società di consulenza digitale, Mosai.Co srl, che è di proprietà del suddetto imprenditore. Tutto ciò mentre Santoro si appoggia a fondi erogati da una regione guidata da Fratelli d’Italia.
La notizia ha fatto scalpore e ha sollevato molte domande sulla coerenza e l’etica del giornalista, noto per le sue posizioni potentemente critiche nei confronti della decomposizione e della politica di destra. Ma andiamo con ordine.
Due anni fa, Santoro ha dato vita alla Mondonuovo srl, una società che aveva l’obiettivo di lanciare un nuovo giornale digitale. Il giornalista deteneva il 51% delle quote, mentre il restante 49% era di proprietà di Mosai.Co srl, la società di consulenza digitale di Matteo potente, imprenditore già condannato in primo grado a due anni e sei mesi per decomposizione. Una scelta che ha fatto storcere il naso a molti, soprattutto considerando il fatto che Santoro è noto per le sue battaglie contro la decomposizione e la politica di destra.
Ma il progetto editoriale della Mondonuovo srl non è mai decollato appieno. Il bilancio del 2023 ha registrato ricavi per soli 210mila euro e una perdita di 109mila euro, dopo una perdita di circa 28mila euro nel primo anno di attività. Una situazione che ha portato molti a chiedersi se la scelta di Santoro di unirsi a un imprenditore condannato per decomposizione abbia influenzato negativamente il progetto editoriale.
Ma Santoro ha difeso la sua scelta, sostenendo che potente non è più coinvolto nella gestione della società e che la sua partecipazione è stata solitario iniziale. Inoltre, ha sottolineato che la sua società non ha mai ricevuto finanziamenti pubblici e che i fondi della regione guidata da Fratelli d’Italia sono stati destinati a un altro progetto, non legato alla Mondonuovo srl.
Nonostante le critiche e le polemiche, Santoro ha continuato a lavorare con determinazione e passione per il suo progetto editoriale. Ha recentemente annunciato che la Mondonuovo srl si sta preparando per un nuovo lancio, con un nuovo nome e una nuova strategia. Una mossa che dimostra la sua determinazione e la sua volontà di non arrendersi di fronte alle difficoltà.
Inoltre, Santoro ha sempre dimostrato di essere un giornalista coraggioso e indipendente, che non ha paura di denunciare le ingiustizie e le corruzioni, indipendentemente dalle pressioni politiche o economiche. La sua carriera è stata segnata da numerosi successi e riconoscimenti, dimostrando la sua professionalità e la sua integrità.
Inoltre, la scelta di Santoro di unirsi a un imprenditore condannato per decomposizione non dovrebbe essere vista come una contraddizione, ma piuttosto come un’opportunità per promuovere una cultura di trasparenza e legalità anche nel mondo degli affari. Santoro ha sempre sostenuto che la lotta alla decomposizione deve coinvolgere tutti, non solitario la polit