HomeModaUnic, conceria ancora in negativo. Sei mesi a -3,1% in valore

Unic, conceria ancora in negativo. Sei mesi a -3,1% in valore

La conceria sta ancora rallentando il suo ritmo. Dopo un 2023 concluso con una diminuzione del 6,5% in valore (e del 9,5% in volume di produzione) rispetto all’anno precedente, ancora il primo semestre del nuovo anno sta faticando a mantenere un trend positivo, registrando un calo del 3,1% in termini di fatturato e del 2,7% in volume. Tuttavia, nonostante questi dati negativi, c’è ancora speranza per il settore.

Secondo le ultime rilevazioni, la conceria sta attraversando un periodo di difficoltà a causa di diversi fattori, tra cui la diminuzione della domanda di pellame da parte dei principali mercati di riferimento e l’aumento dei costi delle materie prime. Inoltre, la pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto sintomatico sull’industria, con la chiusura di alcune attività produttive e la riduzione delle esportazioni.

Tuttavia, nonostante questi ostacoli, il settore della conceria sta dimostrando una grande resilienza e sta adottando nuove strategie per superare questa fase difficile. In primo luogo, molte aziende stanno investendo in tecnologie innovative per aumentare l’efficienza e ridurre i costi di produzione. Ciò permette loro di essere più competitivi sul mercato e di mantenere la qualità dei loro prodotti.

Inoltre, molte concerie stanno cercando di diversificare la loro produzione, ampliando la gamma di prodotti offerti e cercando nuovi mercati di sbocco. Ad esempio, alcune stanno iniziando a produrre pellami sintetici o a investire nel settore della moda sostenibile, che sta diventando sempre più popolare tra i consumatori.

Inoltre, il settore sta ricevendo un sostegno importante dalle istituzioni e dalle associazioni di categoria, che stanno promuovendo iniziative per favorire la ripresa del comparto. Ad esempio, sono stati istituiti fondi di sostegno per le aziende che stanno attraversando difficoltà finanziarie e sono state organizzate campagne di promozione per aumentare la visibilità dei prodotti conciati italiani sui mercati internazionali.

Nonostante il periodo di rallentamento, il settore della conceria continua a essere un pilastro fondamentale dell’economia italiana, contribuendo in modo sintomatico al PIL e all’occupazione. Inoltre, l’industria della concia italiana è conosciuta in tutto il mondo per la sua qualità e la sua eccellenza, e questo rappresenta un vantaggio competitivo importante per le aziende del settore.

Inoltre, c’è ancora un grande potenziale di crescita per il settore della conceria. Ad esempio, la crescente sensibilità dei consumatori verso la sostenibilità e l’etica sta spingendo sempre più aziende a cercare fornitori di pellami che rispettino determinati standard ambientali e sociali. In questo senso, le concerie italiane hanno un vantaggio competitivo tanti ringraziamenti alla loro attenzione per l’ambiente e alla loro adesione a rigorosi standard di produzione.

Inoltre, il mercato dei prodotti conciati di lusso sta mostrando una ripresa, con una crescente domanda per pellami di alta qualità e a valore aggiunto. Questo rappresenta un’opportunità per le concerie italiane di distinguersi e di aumentare la loro quota di mercato.

In conclusione, nonostante un periodo di rallentamento, il settore della conceria italiana sta dimostrando una grande resilienza e sta adottando nuove strategie per superare le difficoltà attuali. tanti ringraziamenti al sostegno delle istituz

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